lunedì 29 luglio 2013

La Donna- Oggetto 
nei Mass-Media

In tutte le culture, i mass-media sfrutta le donne. Tra la pubblicità e la televisione, le donne diventavano oggetti invece di umani, con il solo scopo di essere belle e promuovere i prodotti e le marche. 
Le donne sono state mostrate come oggetti per consumo. Nelle immagini, i suoi corpi sono stati usati per vendere prodotti.
  •  La mercificazione promuove le donne come oggetti di soddisfazione per uomini, e spesso sono associate con alcolici o altre cose simile. Questo rende alcolici e donne altrettanto importanti per gli uomini. Toglie il valore e la dignità di una donna.
  • I media disumanizzano le donne usando solo parti del corpo, come le gambe lunghe, il petto, le labbra, ecc. Questi azioni dimostrano le donne come se fossero oggetti senza vita, come una lampada. 

  • Quando in una immagine ha un uomo e una donna insieme, di solito la donna appare più bassa dell' uomo o sotto l'uomo. Mostra che "l' uomo è piú importante e potente della donna."


 Durante il governo di Berlusconi, la televisione ha cambiato il modo di oggettivare le donne. Berlusconi controlla la televisione italiana e promuove l' uso delle donne per oggetto sessuale. Gli spettacoli della televisione competono per gli spettatori come mostrano le donne e oggetto sessuale. Per esempio, in Italia il gioco a premi è molto popolare, pero gli spettacoli sfruttano il corpo delle donne, e le donne devono indossare vestiti rivelanti e seducenti. Le donne ballano per gli uomini, e i conduttori scherzano con le donne. Per esempio, in un gioco a premi, la donna si appende sul gancio, e un uomo marchia il corpo della donna come un prosciutto. Le donne sono maltrattate come un oggetto: “un pezzo di carne”.





Kristie e Cathy
Il Maschilismo Nella
 Lingua Italiana

Quando si parla del maschilismo in Italia, si pensa nei comportamenti degli uomini e negli atteggiamenti generali delle persone. La verità, però, è che il maschilismo è inveterato nella lingua e nel modo di parlare così come nella società. Spesso la forma femminile non suona così corretta come la forma maschile. Ci sono molte donne che preferiscono titoli maschili perché la versione femminile è un po' ridicola. Per esempio, un uomo è un attore, uno studente, o un avvocato ma una donna deve essere un'attrice, una studentessa, un'avvocatessa.

Abbiamo trovato un dizionario umoristico che trasforma qualche parola alla forma femminile; tutte queste parole nella forma maschile vogliono dire una cosa normale ma nella forma femminile le parole diventano parole che significano "mignotta" (un termine offensivo).

Questo problema esiste anche in altri paesi e altre linge. In Spagnolo, nonostante siano stati creati titoli prestigiosi femminili, la differenza esiste ancora.

-Matthew Riddle e Haley Di Pressi
La violenza sulle 
donne in Italia

Gwen
Tim
Adrian

La violenza sulle donne è un problema grave in tutto il mondo ma il problema è radicato nella cultura. Nella società patriarcale molti uomini non credono che la violenza sulle donne sia un crimine. Inoltre il cinquanta percento delle donne italiane sono disoccupate. Quindi, le donne sono dipendente dai  mariti e non vogliono disturbare la struttura della famiglia. Anche se molti casi non sono denunciati alla polizia, il trenta percento delle donne sono maltrattate fisicamente e sessualmente. Un esempio estremo nell' anno passato, una ragazza di quindici anni era uccisa dal suo ragazzo. Questi casi hanno creato discussione nel governo, e nel 2011 il governo ha scritto una leggere che si chiama Istanbul Convention per ridurre la violenza e per perseguire i criminali, ma non ha successo perché la cultura italiana accetta la violenza domestica e è molto difficile per evitare i casi individuali.


sabato 27 luglio 2013

LA POESIA PURA

In Italia il primo trentennio del Novecento è stato un periodo molto importante e ricco dal punto di vista letterario non solo grazie ai capolavori di narrativa di Svevo e Pirandello ma anche per la produzione poetica.

Si assiste infatti all'affermazione di una nuova poesia che nasceva dalla stanchezza della retorica tradizionale e ambiva al contrario a cogliere la reale essenza del vivere, la ricerca del significato dell'esistenza.

Giuseppe Ungaretti rappresenta uno dei maggiori esponenti di questa nuova forma espressiva e del panorama letterario italiano in genere, punto di riferimento di altri autori che si sono riconosciuti nella sua poetica, nella sua visione dell'opera e della vita. 

Come abbiamo avuto modo di discutere in classe le poesie di Ungaretti, nonostante la loro brevità (vedi QUI e QUI), sono cariche di estrema intensità e significato e riescono in pochi versi, o addirittura parole, a esprimere la consapevolezza della solitudine dell'uomo, della sofferenza, della crisi dell'io e dei valori nel mondo moderno

  • Se vuoi, ecco QUI una raccolta delle poesie più apprezzate
  • Di seguito un'intervista del 1961 durante la quale il grande poeta parla della sua concezione della poesia:

 

Non si può però parlare di Poesia Pura senza nominare un altro grande protagonista di quest'importante stagione di rinnovamento poetico: Eugenio Montale

Come Ungaretti, ma in modo meno biografico, Eugenio Montale sente pesantemente il disagio dell'epoca storica in cui vive (segnata ormai dal regime fascista che limitava ogni libertà)  ma ancor più presente è il disagio esistenziale.

Dominante nelle sue opere è infatti il senso di un'opprimente costrizione, dell'incapacità umana di comprendere il senso della propria stessa esistenza non solo causato da ragioni politiche.

Lontano da ogni retorica, il poeta denuncia l'incapacità propria e dei suoi contemporanei di creare una "poesia di certezze", come invece sentivano di poter fare autori come D'Annunzio: non può raggiungere la verità, ma solo tentare di incamminarsi verso questa, come dichiara apertamente nei celebri versi "Non chiederci la parola / che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe" in sintonia con la perdita di certezze del Novecento.

In classe abbiamo analizzato e commentato i bellissimi versi di "Nuove stanze" (da Le occasioni) che puoi rileggere  QUI o ascoltare nel video sotto recitati in prima persona dal grande poeta.



In questo componimento il poeta e Clizia stanno giocando a scacchi all'interno di una stanza mentre fuori stanno fervendo i preparativi della Seconda Guerra Mondiale.

Clizia non rappresenta però una semplice compagna di gioco; Montale la invoca come una luce, spirituale, in un mondo dominato da irrazionalità e insensatezza. 
La dipinge come una donna-angelo, una figura salvifica che grazie alla luce della ragione può salvare lui e tutti gli uomini dal buio della realtà storica.

RIFLESSIONE e DISCUSSIONE:
  • A prescindere dalla grande sensibilità poetica e umana di Montale, qual era secondo voi il ruolo e la concezione della donna nella prima parte del XX secolo? 
  • Credete che lo scoppio delle due Guerre Mondiali abbia portato a dei cambiamenti nella posizione delle donne all'interno della società del tempo?
  • Quale è invece la situazione attuale? Si può parlare davvero di  emancipazione e uguaglianza?

giovedì 25 luglio 2013

Orfeo all'Inferno Opera

Ieri sera gli studenti di Accent sono andati a Palazzo Pitti per l'opera Orfeo all'Inferno

 Ecco il cartellone francese dell'opera e dopo il cartellone italiano. 


:) 



-Haley 



martedì 23 luglio 2013

INNO AL FUTURO E
ALL'INNOVAZIONE

Nel 1909 Filippo Tommaso Marinetti (scrittore e poeta dalle idee rivoluzionarie) pubblica il Manifesto-fondazione del Futurismo, un documento nel quale si esalta l'amore per il pericolo, il coraggio, la guerra (definita la "sola igiene del mondo"), la ribellione nonchè la nuova bellezza del tempo: la velocità!

Il Futurismo proclamava una netta rottura con il passato, la tradizione, la storia e tutto ciò a queste connesso rappresentando un  movimento culturale di portata europea che abbracciava molti campi tra i quali quello dell'arte, del costume e della politica del primo trentennio del ventesimo secolo.

 Il Futurismo proponeva anche un forte rinnovamento del linguaggio letterario attraverso la ricerca di mezzi espressivi più incisivi e d'impatto, l'abolizione della sintassi e della punteggiatura, la predilezione per i verbi all'infinito, segni e simboli.

Ecco qui i principali punti del Manifesto Tecnico della Letteratura Futurista.

Il capolavoro di  Marinetti ZANG TUMB TUMB è il primo in cui sa da applicazione pratica delle richieste esposte nel suddetto manifesto di paroliberismo (parole in libertà).

ASCOLTA il testo interpretato in prima persona dall'autore e segui le parole a pag. 40 della nostra dispensa:


ESERCIZIO SULLA PUNTEGGIATURA:
Benchè i Futuristi ritenessero la punteggiatura inutile, nonchè dannosa alla libertà espressiva delle parole, è importante per noi saperla usare in modo appropriato!

LEGGI con attenzione il testo che segue e COMPLETA con i segni di interpunzione adeguati: QUI
Poi VERIFICA con la versione originale del testo: QUI

mercoledì 17 luglio 2013

VIAGGIO NELLA
LETTERATURA

Eccoci all'inizio di questo nostro viaggio attraverso la lettura e l'analisi di grandi autori e opere letterarie italiane del XX secolo!

Lezione dopo lezione conosceremo meglio il contesto sociale, economico, culturale che ha portato alla scrittura di tali capolavori e trarremo dagli eventi e dalla storia passata spunti di discussione e dibattito più vicini a noi di quanto pensiamo.

Il primo grande personaggio che abbiamo conosciuto è GABRIELE D'ANNUNZIO che, animato da forte passione e impegno non solo letterario ma anche politico, rappresenta uno degli uomini di maggiore spicco del primo novecento.

Ecco il link al brano letto in classe da "Il Piacere" e ulteriori informazioni QUI e QUI.

D'annunzio proclamava a gran voce l'importanza di vivere la propria esistenza al massimo, rifiutando la banalità, l'anonimato e  la mediocrità.
Sfarzi, eccessi e eroicità erano le parole-chiave.
Solo l'arte e la bellezza, primi tra i valori, potevano salvare l'uomo dal grigio diluvio democratico.

"Bisogna fare la propria vita, come si fa un'opera d'arte. 
Bisogna che la vita d'un uomo d'intelletto sia opera di lui. 
La superiorità vera è tutta qui."

Ma cosa si intende per BELLEZZA
Come pensate che questo concetto sia cambiato nel corso del tempo?
Quanto conta l'apparenza nella società contemporanea?


Guarda questo filmato fino al minuto 2:10 e completa questo esercizio:

LA BELLEZZA NELLA STORIA


Dopo avere visto il documentario sopra sorgono spontanee delle domande: E adesso? Ne abbiamo ancora bisogno? La bellezza continua a rappresentare un valore e uno strumento per gli artisti? 

Nel suo uso quotidiana la parola "bellezza" è sempre più banalizzata, intesa come semplice sinonimo di apprezzamento o ideale superficiale ma riconsiderando il nostro abituale modo di riconoscerla potremmo scoprirne una nuova idea e prospettiva.

Questo è stato fulcro del  laboratorio didattico a cui abbiamo partecipato durante il quale abbiamo visto, analizzato e commentato opere di otto giovani artisti contemporanei: 

WORKSHOP 
UN'IDEA DI BELLEZZA
@ Centro di Cultura e Arte Contemporanea 
di Palazzo Strozzi


La mostra permette di riflettere sull'esperienza della bellezza tramite le opere di otto artisti contemporanei internazionali. I loro dipinti, installazioni, sculture, fotografie e video esaltano il tema della soggettività dello sguardo, sollecitando una forte partecipazione fisica ed emotiva.
Da un lato si confrontano e reinventano tecniche o generi tradizionali dell’arte come il tema del paesaggio e della figura umana, dall’altro si pongono come in ascolto della natura catturando momenti e frammenti oppure riflettono sul potere della bellezza nella sua dimensione sociale o nella capacità di trasformazione che ha su ciascuno di noi.

  • Vi è piaciuta la mostra?
  • Quale opera avete maggiormente apprezzato e perchè?
  • Avete avuto occasione di riflettere sugli innumerevoli punti di vista con cui (abitualmente o no) ci si approccia al concetto di "bellezza"? Quali sono le vostre conclusioni a riguardo?
VIVA LA PAPPA  COL POMODORO!!!


La celebre Rita Pavone nel 1966 cantava questa simpatica e divertente canzone .. ma chissà cosa avrebbe detto e cantato se avesse assaggiato la VOSTRA buonissima pappa al pomodoro che oggi avete preparato durante la LEZIONE DI CUCINA!?!?

Grazie allo Chef Massimo che ci ha seguito e aiutato in tutta la preparazione dei piatti ecco cosa abbiamo cucinato ... e mangiato!!


BRAVISSIMI!!! 

Avete voglia di provare ancora a preparare deliziosi piatti della tradizione italiana? 

Ecco qui un link con squisite ricette!

venerdì 12 luglio 2013

FILM & CINEMA
Un grande regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese disse:


"La televisione crea l'oblio, 
il cinema i ricordi"
                                           Jean-Luc Godard


Un film non dura solo il tempo della visione... spesso ci accompagna anche dopo i titoli di coda, dopo che lo schermo è stato spento. Ci fa riflettere, piangere, ridere, emozionare.

Ci porta ad immedesimarci nei personaggi scoprendo che non siamo soli nelle nostre paure o problemi, ci da la possibilità di scoprire e vivere avventure fantastiche degne dei nostri migliori sogni, ci aiuta a sperare che il bene vinca sul male, ci incanta e cattura come poche cose sanno fare.

  • Vi è capitato di vedere un film italiano (o ambientato in Italia) dopo il quale vi siete scoperti più curiosi e motivati ad approfondire la conoscenza della lingua e della cultura italiana?
  • Quale film è stato?
  • In quale occasione lo avete visto?
  • Lo consigliereste ad altri? Perché?
  • Adesso che conoscete meglio e vivete l'Italia in prima persona cosa ne pensate? Il vostro giudizio sul film è cambiato?


Ecco alcuni link utili:

E per sorridere un po' ecco una delle scene più note e amate del cinema italiano da "UN AMERICANO A ROMA" di Steno (1954) con Alberto Sordi in un brillante e ironico ritratto dell'Italia nel secondo dopoguerra. 


giovedì 11 luglio 2013

Il Buono, Il Brutto, e Il Cattivo



Il Buono, Il Brutto, e Il Cattivo è un film italiano del 1966 epico diretto da Sergio Leone, con Clint Eastwood ("Il Buono"), Lee Van Cleef, Eli Wallach nei ruoli dei protagonisti. La sceneggiatura è stata scritta da Age & Scarpelli, Luciano Vincenzoni e Leone, basato su un racconto di Vincenzoni e Leone. Direttore della fotografia Tonino Delli Colli è stato responsabile per la cinematografia widescreen travolgente del film e Ennio Morricone compose la celebre colonna sonora del film, tra cui il suo tema principale. E 'il terzo film della trilogia di dollari a seguito di Un Pugno di Dollari (1964) e Per Qualche Dollaro in Più (1965). La trama ruota intorno a tre pistoleri in competizione per trovare una fortuna in oro in mezzo al violento caos di sparatorie, impiccagioni, le battaglie della Guerra Civile Americana e campi di prigionia. Il film era una co-produzione tra imprese in Italia, Spagna e Germania Ovest.
In una città fantasma desolata durante la guerra civile americana, il bandito Tuco Ramirez ("Il Cattivo") riesce a scampare a tre cacciatori di taglie, uccidendone due e ferendone un terzo. Chilometri di distanza, Angel Eyes ("Il Brutto") interroga l'ex soldato confederato Stevens su "Bill Carson", un uomo con le informazioni su una cache di oro. L'interrogatorio si conclude con Angel Eyes che uccide Stevens. Penso che questo film rappresenta la storia violenta dell' Italia e la passione della cultura italiana. Consiglierei questo film ad un altro studente, perché è emozionante e un film italiano classico degli Stati Uniti.


Tim Cornish

mercoledì 10 luglio 2013

Pane e Tulipani

Un giorno mi annoiavo e ho deciso di passare il tempo sul Netflix. Poiché studiavo Italiano, ho pensato “Perchè non guardare un film italiano?” Ho scelto “Pane e Tulipani”. È la storia di una donna che si chiama Rosalba. Lei è la moglie di Mimmo (che è infedele a lei ma lei non lo scopre mai) e la madre di due figli meno interessanti. Hanno dimenticato lei in una stazione di benzina quindi lei ha deciso di andare a Venezia. Quando è arrivata, ha deciso di rimanerci! Viveva in una stanza di un vecchio, Fernando, faceva amicizia con il suo vicino Grazia, e lavorava in un negozio di fiori con un uomo eccentrico che si chiama Fermo. Nel frattempo il marito ha mandato un idraulico come un ispettore per trovare lei, ma invece lui si è innamorato di Grazia. Rosalba e Fernando diventavano buoni amici fino a quando lei è tornata improvvisamente dalla sua famiglia. Ma quando Rosalba è con la sua famiglia, specialmente suo marito, lei non è felice. Allo stesso tempo, Fernando realizza che lui è triste perché la ama. Lui va da lei e le confessa il suo amore per lei e Rosalba felicemente torna a Venezia con lui e con i suoi amici. Mi è piaciuto il film e la storia perché e diverso da altri film romantici. Penso che il ritmo del film sia lento e rilassato, che rifletta la cultura italiana. La gentilezza degli italiani è stato mostrata, ma sono esposte anche le dissonanze della struttura familiare. La cinematografia riflette lo stile di vita italiano molto bene con semplici cose belle, non troppo stravaganti. Lo consiglierei a uno studente che vuole conoscere meglio la cultura italiana se lo studente apprezza le cose semplici della vita in Italia. Anche se gli piacciono i tulipani!




Catherine Jerome

Pranzo di Ferragosto




Tre mesi fa ho visto il film, Pranzo di Ferragosto, diretto da Gianni di Gregorio. Il film è di un uomo, Gianni, che vive con la sua vecchia mamma, Valeria. Gianni non ha pagato l’affitto dell’appartamento per molto tempo ma il suo proprietario decide di non sfrattare Gianni se lui permette a altre vecchie donne di rimanere in suo appartamento per il ferragosto.  Alla fine ci sono quattro donne con Gianni per il Ferragosto e lui deve preparare un grande pranzo e renderle felici.

Pranzo di Ferragosto rappresenta molti aspetti della cultura italiana. Il ferragosto è un giorno per celebrare l’annunciazione della vergine. È un giorno per viaggiare, rilassarsi, e mangiare con la  famiglia. Nel film quando Gianni esce di casa lui quasi sempre compra una bottiglia o un bicchiere di vino. Lui si sede fuori dell’enoteca con un amico e loro bevono il vino lentamente prima di comprare il cibo o fare qualsiasi cosa. Uno dei miei aspetti favoriti del film è la descrizione rilassata della vita in Italia. Anche mi è piaciuta la importanze della famiglia e rispetto nel film; Gianni fa tutto per la sua mamma e le altre donne perché è la cosa giusta da fare. 




Haley Di Pressi 

Amarcord




Uno dei miei film favoriti è Amarcord, regia di Federico Fellini. Amarcord e un film semi-autobiografico che segue un giovane, Titta, e come lui cresce in una piccola di città, Borgo San Guiliano. La città è piena di personaggi interessanti ed eccentrici. L’atmosfera che crea Fellini nel suo film cattura la vita cittadina di una città costiera. Tutti gli abitanti del villaggio si conoscono l’un l’altro e penso che il film dipinga un quadro eccentrico della realtà cittadina. Mentre Fellini prende in giro i personaggi del film, lo fa con affetto. 
In romagnolo “mi ricordo” Amarcord esiste da qualche parte tra il sogno e la memoria di Fellini.

Ho visto il film per la prima volta quattro anni fa, dopo che ho viaggiato in Italia. Il film mi ha ricordata la prima città dove ho alloggiato in Italia, Cesenatico, una città turistica sulla mare Adriatico. Ciò che mi ha colpito di questo film e stata la sua intima interpretazione delle persone che abitano alla cittadina. Uno dei miei aspetti preferiti del film e il suo senso di nostalgia: nell’interpretazione di Fellini della sua infanzia e anche nella mia esperienza in Italia. Penso che molte persone possono riferirsi a questo film perché, soprattutto, si parla di come la propria città natale modella le loro prospettive.

Un videoclip:
  

Gwen Johnson