mercoledì 7 agosto 2013

Grazie Mille



Ci manchi, Carolina!! 

Speriamo che ti senta meglio presto! 



Ti vogliamo bene e grazie per tutto! :) 


martedì 6 agosto 2013

ITALIAN 
MOVIE AWARD

E i vincitori ... 
SIETE VOI!!!!!


Dopo tanto impegno nella scrittura del copione, 
nella registrazione delle scene e nel montaggio finale ecco la vostra opera:



           
"LA DIVINA TRAGEDIA"



Bravi ragazzi!!! 
Sono orgogliosa di voi!!

lunedì 29 luglio 2013

La Donna- Oggetto 
nei Mass-Media

In tutte le culture, i mass-media sfrutta le donne. Tra la pubblicità e la televisione, le donne diventavano oggetti invece di umani, con il solo scopo di essere belle e promuovere i prodotti e le marche. 
Le donne sono state mostrate come oggetti per consumo. Nelle immagini, i suoi corpi sono stati usati per vendere prodotti.
  •  La mercificazione promuove le donne come oggetti di soddisfazione per uomini, e spesso sono associate con alcolici o altre cose simile. Questo rende alcolici e donne altrettanto importanti per gli uomini. Toglie il valore e la dignità di una donna.
  • I media disumanizzano le donne usando solo parti del corpo, come le gambe lunghe, il petto, le labbra, ecc. Questi azioni dimostrano le donne come se fossero oggetti senza vita, come una lampada. 

  • Quando in una immagine ha un uomo e una donna insieme, di solito la donna appare più bassa dell' uomo o sotto l'uomo. Mostra che "l' uomo è piú importante e potente della donna."


 Durante il governo di Berlusconi, la televisione ha cambiato il modo di oggettivare le donne. Berlusconi controlla la televisione italiana e promuove l' uso delle donne per oggetto sessuale. Gli spettacoli della televisione competono per gli spettatori come mostrano le donne e oggetto sessuale. Per esempio, in Italia il gioco a premi è molto popolare, pero gli spettacoli sfruttano il corpo delle donne, e le donne devono indossare vestiti rivelanti e seducenti. Le donne ballano per gli uomini, e i conduttori scherzano con le donne. Per esempio, in un gioco a premi, la donna si appende sul gancio, e un uomo marchia il corpo della donna come un prosciutto. Le donne sono maltrattate come un oggetto: “un pezzo di carne”.





Kristie e Cathy
Il Maschilismo Nella
 Lingua Italiana

Quando si parla del maschilismo in Italia, si pensa nei comportamenti degli uomini e negli atteggiamenti generali delle persone. La verità, però, è che il maschilismo è inveterato nella lingua e nel modo di parlare così come nella società. Spesso la forma femminile non suona così corretta come la forma maschile. Ci sono molte donne che preferiscono titoli maschili perché la versione femminile è un po' ridicola. Per esempio, un uomo è un attore, uno studente, o un avvocato ma una donna deve essere un'attrice, una studentessa, un'avvocatessa.

Abbiamo trovato un dizionario umoristico che trasforma qualche parola alla forma femminile; tutte queste parole nella forma maschile vogliono dire una cosa normale ma nella forma femminile le parole diventano parole che significano "mignotta" (un termine offensivo).

Questo problema esiste anche in altri paesi e altre linge. In Spagnolo, nonostante siano stati creati titoli prestigiosi femminili, la differenza esiste ancora.

-Matthew Riddle e Haley Di Pressi
La violenza sulle 
donne in Italia

Gwen
Tim
Adrian

La violenza sulle donne è un problema grave in tutto il mondo ma il problema è radicato nella cultura. Nella società patriarcale molti uomini non credono che la violenza sulle donne sia un crimine. Inoltre il cinquanta percento delle donne italiane sono disoccupate. Quindi, le donne sono dipendente dai  mariti e non vogliono disturbare la struttura della famiglia. Anche se molti casi non sono denunciati alla polizia, il trenta percento delle donne sono maltrattate fisicamente e sessualmente. Un esempio estremo nell' anno passato, una ragazza di quindici anni era uccisa dal suo ragazzo. Questi casi hanno creato discussione nel governo, e nel 2011 il governo ha scritto una leggere che si chiama Istanbul Convention per ridurre la violenza e per perseguire i criminali, ma non ha successo perché la cultura italiana accetta la violenza domestica e è molto difficile per evitare i casi individuali.


sabato 27 luglio 2013

LA POESIA PURA

In Italia il primo trentennio del Novecento è stato un periodo molto importante e ricco dal punto di vista letterario non solo grazie ai capolavori di narrativa di Svevo e Pirandello ma anche per la produzione poetica.

Si assiste infatti all'affermazione di una nuova poesia che nasceva dalla stanchezza della retorica tradizionale e ambiva al contrario a cogliere la reale essenza del vivere, la ricerca del significato dell'esistenza.

Giuseppe Ungaretti rappresenta uno dei maggiori esponenti di questa nuova forma espressiva e del panorama letterario italiano in genere, punto di riferimento di altri autori che si sono riconosciuti nella sua poetica, nella sua visione dell'opera e della vita. 

Come abbiamo avuto modo di discutere in classe le poesie di Ungaretti, nonostante la loro brevità (vedi QUI e QUI), sono cariche di estrema intensità e significato e riescono in pochi versi, o addirittura parole, a esprimere la consapevolezza della solitudine dell'uomo, della sofferenza, della crisi dell'io e dei valori nel mondo moderno

  • Se vuoi, ecco QUI una raccolta delle poesie più apprezzate
  • Di seguito un'intervista del 1961 durante la quale il grande poeta parla della sua concezione della poesia:

 

Non si può però parlare di Poesia Pura senza nominare un altro grande protagonista di quest'importante stagione di rinnovamento poetico: Eugenio Montale

Come Ungaretti, ma in modo meno biografico, Eugenio Montale sente pesantemente il disagio dell'epoca storica in cui vive (segnata ormai dal regime fascista che limitava ogni libertà)  ma ancor più presente è il disagio esistenziale.

Dominante nelle sue opere è infatti il senso di un'opprimente costrizione, dell'incapacità umana di comprendere il senso della propria stessa esistenza non solo causato da ragioni politiche.

Lontano da ogni retorica, il poeta denuncia l'incapacità propria e dei suoi contemporanei di creare una "poesia di certezze", come invece sentivano di poter fare autori come D'Annunzio: non può raggiungere la verità, ma solo tentare di incamminarsi verso questa, come dichiara apertamente nei celebri versi "Non chiederci la parola / che squadri da ogni lato / l'animo nostro informe" in sintonia con la perdita di certezze del Novecento.

In classe abbiamo analizzato e commentato i bellissimi versi di "Nuove stanze" (da Le occasioni) che puoi rileggere  QUI o ascoltare nel video sotto recitati in prima persona dal grande poeta.



In questo componimento il poeta e Clizia stanno giocando a scacchi all'interno di una stanza mentre fuori stanno fervendo i preparativi della Seconda Guerra Mondiale.

Clizia non rappresenta però una semplice compagna di gioco; Montale la invoca come una luce, spirituale, in un mondo dominato da irrazionalità e insensatezza. 
La dipinge come una donna-angelo, una figura salvifica che grazie alla luce della ragione può salvare lui e tutti gli uomini dal buio della realtà storica.

RIFLESSIONE e DISCUSSIONE:
  • A prescindere dalla grande sensibilità poetica e umana di Montale, qual era secondo voi il ruolo e la concezione della donna nella prima parte del XX secolo? 
  • Credete che lo scoppio delle due Guerre Mondiali abbia portato a dei cambiamenti nella posizione delle donne all'interno della società del tempo?
  • Quale è invece la situazione attuale? Si può parlare davvero di  emancipazione e uguaglianza?

giovedì 25 luglio 2013

Orfeo all'Inferno Opera

Ieri sera gli studenti di Accent sono andati a Palazzo Pitti per l'opera Orfeo all'Inferno

 Ecco il cartellone francese dell'opera e dopo il cartellone italiano. 


:) 



-Haley